venerdì 27 luglio 2012

ANCHE MEGLIO

Quel sabato mattina l'avevano chiamata a lavorare e non poteva proprio rifiutarsi.
Questo significava lasciare a casa Tommy con il suo papà tutto il giorno.

"Amore, non ti preoccupare, è anche mio figlio, me ne occupo io, sono capace, sarò come te, anzi, anche meglio!"


Le ore volarono e lei si ritrovò presto a casa.

Mamma: "Ha pranzato Tommy?"

Papà: "No, non aveva fame."

M: "Ha fatto il pisolino?"

P: "No, non aveva sonno:"

M: "E cosa avete fatto tutto il giorno??"

P: "Ci siamo divertiti, abbiamo fatto la gara di parolacce!"


..Ok...non ha mangiato..non ha dormito....ha fatto la gara delle parolacce...come era??...ah si..come me anche meglio..........

EPPURE...

L'indomani sarebbe venuta la nonnaA a trovarli, aveva quindi deciso che cami sarebbe rimasta a casa dall'asilo.
Eppure...aveva la sensazione...la sensazione di scordarsi qualche cosa...

Avvisò la nonnaA dicendole che con loro ci sarebbe stata anche Cami e promise a Cami che  avrebbe potuto dormire un po' di piuù la mattina dopo.
Eppure...aveva la sensazione...la sensazione di scordarsi qualche cosa...

Che bello la mattina svegliarsi riposati, non dover cronometrare i minuti di coccole e fare tutto con calma!
Eppure...aveva la sensazione...la sensazione di scordarsi qualche cosa...

Una gran festa quando arrivò la nonna, i bimbi esaltati e ululanti, poter fare le pulizie in tranquillità!
Eppure...aveva la sensazione...la sensazione di scordarsi qualche cosa...

Alle 10 la telefonata del papà, le dettatura della spesa da portare a casa, una battuta, due bacini mandati con il cellulare
Eppure...aveva la sensazione...la sensazione di scordarsi qualche cosa...

Mentre preparava da mangiare suonò il telefono:

D: "Isa"
I: "Ciao amore, dimmi!"
D:"Non ti sei scordata di dirmi niente???"
I: "MMmmhh...la lista della spesa te l'ho letta tutta...il pane c'è...il latte anche..il pro.."
D: "Ho appena rischiato di fare morire d'infarto una dada dell'asilo andando a prendere Camilla, quando lei Camilla non ha idea di dove sia!!!!!!!!!"

.....ops....non ho avvisato Davide che Cami era a casa....ecco cosa mi ero scordata....







giovedì 26 luglio 2012

TRADUZIONE MARITESE-ITALIANO situazione shopping

MARITO: "Sei proprio sicura che ti servono quelle scarpe?"
TRADUZ: "Tu hai venticinque paia di scarpe, io due, eppure sopravvivo.Sei sicura di voler buttare soldi per un altro paio di scarpe quando potremmo spenderli...che ne so....per l'abbonamento annuale a Sky Sport???"

MARITO: "C'è solo quella taglia?"
TRADUZ: "In quel vestito sei strizzata come un arrosto nella rete"

MARITO: "Quella maglietta è un po' troppo scollata"
TRADUZ: "Ti si vedono chiaramente le zinne senza lasciare nulla all'immaginazione"

MARITO" Quella gonna è un po' troppo corta"
TRADUZ: " Mi vengono a me pensieri sconci che siamo sposati da dieci anni e ti ho vista da ogni angolazione possibile...figuriamoci un qualsiasi altro uomo.."

MARITO: "Quei pantaloni ti stringono un po' sui fianchi"
TRADUZ:  "Ti fanno un culo che sembra una porta-aerei"

MARITO: "Sembra cucito su di te, ti sta benissimo, prendilo"
TRADUZ: "Mi sono rotto i cogl.... di stare qui delle ore a provare duecento vestiti, tutti uguali, prendilo e caviamo le tende"

MARITO: "Te lo voglio regalare io, amore, te lo meriti"
TRADUZ: "....poi quando stasera "il regalo" lo voglio io....ricordati!"

LE MATTINE CHE FURONO, CHE RIMANEVANO, CHE SAREBBERO STATE

Ripensando.
Ripensando a quando rientrò al lavoro dalla maternità di Camilla.
Ripensando a come fosse dura, ogni mattina, alzarsi nella casa assopita, andare in punta di piedi fino al lettino della sua cucciola, odorarla, adorarla, prenderla addormentata per portarla dai suoi suoceri.
Ripensando ai pensieri che le frullavano per la testa: "...chissà quante cose oggi perderò di lei....quante cose imparerà a fare che non potrò insegnarle io....quanti sorrisi non vedrò..."
Quando la cucciola era malata, andare a lavorare con il nodo in gola perchè "sei già stata a casa tanto in maternità, non puoi startene ancora a casa.....chissà se vorrà l'abbraccio della sua mamma, chissà se avranno tutte le attenzioni e la cura che avrei io per lei..."

Poi rimase di nuovo incinta ed era a casa; a casa, per recuperare tutto il tempo che aveva perso della "grande" e per prepararsi ad accogliere il piccolo.

Dopo il rodaggio iniziale, le mattine tutte uguali, perfette, speciali.
Avere per lei i primi sorrisi dei bimbi appena usciti dal torpore del sonno, buttarsi tutti sul lettone a coccolarsi, sbaciucchiarsi, mescolarsi, mordicchiarsi.
Vestirsi, prepararsi tutti insieme fra urla, pianti, capricci, risa, scherzi, solletichi.
Cantare a squarciagola le canzoni, in auto, mentre si va alla materna, ripetendosi tutti i giochi e le cose da fare assieme il pomeriggio.
Fermarsi al bar con facce amiche per darsi il buongiorno, quattro chiacchiere e quattro risate.
E poi...spesa, pulizie, camminate....3 ore da dedicare solo a Fabio...avere il mondo in pugno per potere godere del proprio tempo in qualsiasi modo si voglia.

Da lì a poco, tutto questo sarebbe finito.

Da lì a poco sarebbe raddoppiato lo strazio perchè i bimbi  da lasciare erano due e si sarebbe persa il doppio delle coccole, dei baci, dei progressi.

Ma questa è la vita e bisogna andare avanti; per ora andava avanti non volendo ripensare alle mattine che furono, concentrandosi sulle mattine che le rimanevano e non volendo neanche immaginare le mattine che sarebbero state..


dadaM.

Una mattina mentre portavo Camilla a scuola:

C: "Mamma, sai, ti voglio bene, ma voglio molto bene anche a dadaM:"

Come si sente una mamma mentre la figlia le dice che vuole bene alla maestra di scuola che passa tanto tempo con lei?

Pensavo che mi sarei sentita gelosa, in fondo, in fondo, ma non è così.

Non è così perchè dadaM. è riuscita ad arrivare a Camilla e ha creato un'ambiente in cui mia figlia si lascia "parcheggiare" volentieri ogni mattina.

Non è così perchè, alla prima riunione di classe,dadaM.. ci ha fatto notare sfumature dei caratteri dei nostri figli che neanche noi genitori eravamo riusciti a cogliere.

Non è così perchè, pur avendo 20 bambini alla volta, dadaM. sa esattamente cosa e quanto tua figlia ha mangiato, con chi ha giocato e di che umore era.

Non è così perchè dadaM. riconosce ad ogni bambino la sua unicità e con lui fa dei percorsi personalizzati per aprire mente e cuore.

Non è così perchè dadaM. anche nel gioco insegna i princìpi fondamentali come l'onesta, la collaborazione, la condivisione.

Non è così perchè dadaM. è la prima a capire se tuo figlio sta passando un momento particolare, ne parla insieme a te proponendo soluzioni e dando consigli sempre in modo costruttivo e mai imponendosi.

Non è così perchè dadaM. è chioccia con i bimbi come se fosse una nonna, collaborativa e costruttiva con i genitori come se fosse una mamma.

IO: "Sai Cami, sono contenta che tu voglia bene a dadaM., perchè gliene voglio anch'io"

martedì 3 luglio 2012

LE CERTEZZE

E poi il tuo mondo di certezze  crolla.

Decidono che possono fare a meno di tuo marito nell'azienda a cui è stato fedele per 17 anni, in cui non si è mai risparmiato, in cui ha creduto, per cui ha lottato, dove è anche nato il vostro amore.

Sai che sicuramente la prossima che vogliono far fuori sarai tu, che quella che è stata una casa ti sarà ostile, ma tu con lo sguardo alto, sempre educata, sempre gran lavoratrice, rientrerai dalla maternità perchè hai bisogno di quello stipendio.

Così da famiglia con entrate medio-alte a famiglia mono-reddito-tante rinunce.

Però incontri amici nuovi e la tua mattina comincia con loro, un caffè e tante risate.

Però vedi che i tuoi figli si coccolano, si cercano, giocano assieme anche se uno ha un anno e l'altra ne ha 4.

Però tuo marito ti dice che sei bella anche struccata, in pigiama, con il ciappo in testa.

Però puoi ancora telefonare a tua nonna di 92 anni e dirle che le vuoi bene.

Allora le tue certezze economiche saranno anche crollate e non ti potrai permettere di comprare quella maglietta, ma la certezza di essere amata e di amare è ancora lì, ben visibile, e quella neanche con tutto l'oro del mondo si puo' comprare.

NELLA VECCHIA FATTORIA

Durante il viaggio Imola-Salerno, l'unica colonna sonora per sedare le urla di  incazzato-nero-odio-la-macchina-Fabio è un cd di canzoni per bambini.

9 ore, dico, 9 ore di queste canzoni a ripetizione.......sapete cosa può venire in mente ad una persona normale dopo che ascolta 9 ore di fila queste canzoni???!!!

Viene in mente di andare direttamente nella VECCHIA FATTORIA e fare una strage.
Viene in mente di cucinare il CONIGLIETTO TIPPY alla cacciatora, accompagnato da una fritturina di PESCIOLINO ROSSO.
Viene in mente di spiaccicare con la paletta delle mosche il MOSCERINO mentre balla il valzer, così finalmente Beppone può dormire in pace, farsi un bel portafoglio con il COCCODRILLO CHE NESSUNO SA COME FA e una pelliccetta con il pelo del CATALICAMMELLO, tanto è ecologico, no?
Viene in mente di buttare giù da un burrone la MACCHINA DEL CAPO che tanto ha un buco nella gomma e aiutare Pingo Pongo a dare fuoco alla CASETTA IN CANADA'.

Ecco cosa viene in mente.
 Ora sto' meglio posso far ripartire il cd per la settantaduesima volta.


LA FINTA CYBORG

Poi un giorno ti imbatti in lei.
Di Miss Mamma ho già raccontato, ma qui siamo su un altro livello.
La vedi tutte le mattine davanti alla materna: bella e impeccabile; capelli sempre lisci e in ordine, truccata ma non troppo, vestita che si fa notare ma non appariscente, praticamente perfetta.
Poi scopri che ha un lavoro manageriale, che va tutti i giorni in palestra, che partecipa attivamente alla vita della scuola.e che come secondo lavoro amministra un condominio.

Pensi: ci deve essere qualcosa sotto, non può essere vera.

Poi ti capita di parlarci e scopri: che ha la passione della cucina, che casa sua è perfetta, che fa regolarmente del volontariato, che tutti i giorni trova il tempo di portare sua figlia al parchetto, che è intelligente e dice cose sensate.

Pensi : c'è sicuramente qualcosa sotto, non è umana è una cyborg!

Poi la conosci un po' più  in profondità e scopri: che ogni volta che ti parla ti guarda dritto negli occhi, che per avere quel fisico che sta su da solo è spesso a dieta, che la mattina starebbe volentieri a letto ma si alza alle 6 pur andando a lavorare per le 11 per riuscire a far tutto, che nella vita ha sofferto parecchio ma questo le ha dato la forza e non l'ha amareggiata,che ha sempre in serbo qualcosa di carino da dirti, che se anche è 10 gradini sopra di te è umile e trova il bene in tutti.

Pensi: allora non è una cyborg, è una finta cyborg.Una finta cyborg, ma una gran donna.


(dedicato a C.)

DA UNA LACRIMA SUL VISO...

Si sentiva in vena di "figherie" per cui, quel giorno, chiese alla parrucchiera di farle anche le sopracciglia.
Era bionda, non è che si vedessero un granchè, ma magari potevano sottolinearle lo sguardo.

Parrucchiera:" Ma quando è l'ultima volta che ti sei fatta le sopracciglia?"

I:" Mmmmhh...all'incirca 2-3 anni fa"

P:" 2,3 anni fa!!???"

I:" Penso 5 anni...anzi sono sicura: le ho fatte solo per il mio matrimonio!"

P:" ..........................Ok, inizio"

I:"AAAAAAHHHHH......................scusa...."

Oddio cos'è questo male atroceeee............................questo dolore insopportabileeee............eppure dovrei sopportare bene il dolore; ho partorito!!!!...............No, no....non ce la faccio!!.....Sto piangendo!.......Ho i goccioloni che mi rigano le guance.....ma se non ho pianto neppure mentre partorivo....non resistoooo.........se me ne strappa ancora una la mordo.....aaahhh

P:" Fatto! Come è andata?"

I:" Ora mi è venuto in mente perchè l'ultima volta le avevo fatte 5 anni fa...."

UN GIORNO SCOPRI

Un giorno scopri che le tue tette non stanno più su da sole: hai allattato.

Un giorno scopri che le tue smagliature non andranno mai più via: la tua pelle è stata tirata all'inverosimile

Un giorno scopri che la tua misura di giro-vita non sarà mai più quella di prima: hai avuto due bambini nella pancia.

Un giorno scopri che il tuo metabolismo ha smesso di collaborare: hai affrontato due gravidanze.

Un giorno scopri che la tua vescica ti tradisce quando meno te lo aspetti: hai messo per 9 mesi il tuo pavimento pelvico a dura prova.

Un giorno scopri che tuo figlio ti cerca con lo sguardo e quando ti vede gli si illuminano gli occhi: non te ne frega più di niente.

BISOGNA SAPER PERDERE

Era cominciato tutto con un innocente gioco a tavola:

"Marco, dimmi, fra mamma, papà e Marco, chi è il più bello?"

"Mmmhhh....fammi pensare..................è Sonia!

La mamma sbiancò

"S..S...Sonia??Sonia chi?"

"Dai mamma, Sonia, la mia compagna di scuola che gioca sempre con me"

.....aaaahhh quella Sonia.....Sonia con quel grazioso musetto...anche se a guardarla da vicino assomiglia un po' ad una scimmietta....................Sonia con quei capelli lucenti......anche se sono sempre spettinati e color topo......aahhh è lei la più bella.
Hai capito Sonia? Si finge amica dei maschietti, gioca con loro e poi cerca di circuirli con il suo fascino spodestando dalla pole-position l'unica figura femminile che deve essere nella mente dei bimbi di 5 anni: la mamma.
Chissà che armi usa per ammaliare le sue vittime...ha sempre avuto un guizzo nello sguardo.....forse mi guardava così perchè metteva in atto il piano di conquistare mio figlio alle mie spalle...il suo era uno sguardo di sfida....i conti tornano...ecco perchè aveva quel sorrisetto che sembrava un ghigno.......

"Mamma, però anche tu sei molto bella..."

Noooo....forse sto esagerando...si tratta di una bambina....Sonia deve ancora compiere 5 anni.....

"Mamma, la invitiamo a giocare qui a casa?"

"Eeehhmm...vediamo...bisogna sentire dai suoi genitori se vogliono....."

"Facciamo così mamma: tu sei la più bella del mondo e Sonia è la più bella dell'universo!!"

Sonia non mi è mai stata simpatica e 5 anni sono più che abbastanza!

QUESTIONE DI TERRITORIO

M:"Da stasera Fabio dormirà in camera con te, vieni che andiamo a preparare la cameretta insieme."

C:"Dormirà nella MIA CAMERA?"

M:"Si, nella tua camera che è la camera dei bambini .E' stata solo tua per alcuni anni perchè eri l'unica bambina della famiglia, ora c'è anche Fabio come bambino."

C:"Mmmmhhh.....capisco...................................................................................................................
......................................................ma dormirà nel MIO letto?"

M:"No, assolutamente, a lui metteremo un altro lettino, nel tuo lettino ci puoi dormire solo tu!"

C:"Mmmmhhhh................................................................................................................................
.......................................................ma dobbiamo spostare i MIEI mobili?"

M:"No, il lettino di Fabio non occupa molto spazio, i mobili rimarranno al loro posto."

C:"Mmmmhhhhh.............................................................................................................................
....................................................mettiamogli anche qualche gioco nel lettino, che non gli venga in mente di prendere i MIEI giocattoli."

Il mattino dopo.

M:"Come è andata stanotte?"

C:"Molto bene, sono molto contenta che Fabio ha dormito con me nella MIA CAMERA.....................
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Se vuoi mamma fra qualche mese possiamo rifarlo.

M:"Cosa?"

C:"Che ospito per una notte Fabio nella MIA CAMERA"