Quando da bambina si immaginava mamma, aveva sempre pensato di avere due bimbi con non troppa distanza di età; e così era stato.
Mentre aspettava il secondo genito ,sognava ad occhi aperti: le domeniche nel lettone tutti assieme, la mattina di Natale ad aprire i pacchetti, i suoi bimbi che giocavano e bisticciavano insieme amorevolmente.
Solo una cosa non aveva preso in considerazione.
Solo una cosa non le era passata neanche per l'anticamera del cervello.
Solo da una cosa il suo inconscio l' aveva saggiamente tenuta all'oscuro:
le malattie a catena.
Avere due figli piccoli significava anche entrare, nel periodo invernale, in vortici senza fine di raffreddori, bronchiti, seguiti da virus stagionali, influenze e malattie esantematiche, passate da un figlio all'altro,. come palline da ping pong e a volte, intercettate anche dai genitori.
La mamma, naturalmente, stava chiusa in quarantena con i figli per settimane e settimane prima di vedere una luce in fondo al tunnel.....praticamente una storia senza fine.
Nessun commento:
Posta un commento