Fabio non è che non sapesse parlare, preferiva semplicemente scegliere con cura che cosa dire.
Nel repertorio delle sue dieci parole selezionate accuratamente, in quanto essenziali per la sopravvivenza, c'erano:
MAMMA
CIUCCIO'
APGA=ACQUA
BGO=BISCOTTO (ovvero qulalocosa di dolce da mangiare)
la variante CRECHE=CRACKERS (ovvero qualcosa di salato da mangiare)
PUSSSS (con annesse dita che tappano il naso)= PUZZA (ovvero "ho fatto la cacca"oppure"mamma lavami i piedi che puzzano!")
PAU=PAURA (questa cosa mi spaventa)
CO'=ANCORA (questa cosa mi è piaciuta, voglio farla o falla ancora)
BABA=BARBAPAPà (ovvero"voglio vedere ORA i Barbapapà!")
e il magnifico :
TA-DAAAAN: detto per attirare l'attenzione quando combina un pasticcio degno di nota altrui
e il catastrofico:
BARACAAAAA: quando il pasticcio combinato da lui assume proporzioni enormi ingestibili.
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