venerdì 7 ottobre 2011

EREDITA' INDESIDERATE

Fra le diverse cose che la gravidanza le aveva lasciato (pancia molle, seno cadente, pelo fluente...), c'era una che odiava più di tutte:

le pipì notturne

La pipì notturna s'insinua fra te e il meraviglioso sogno che stai facendo quando meno te lo aspetti.

La pipì notturna ti obbliga ad alzarti dal letto quando hai trovato la posizione perfetta, l'angolatura del cuscino perfetta, la temperatura corporea sotto-coperta perfetta.

La pipì notturna ti mette di fronte a due scelte:




  • alzarti dal letto senza accendere la luce e rincoglionita come sei ciò implica: inciampare nelle tue ciabatte, sbattere il fianco nello spigolo del letto, sbattere il ginocchio contro la culla, sbattere la faccia nella porta e arrivare in bagno agonizzante e probabilmente, con tutto il tempo che ci hai messo, anche un po' bagnata.






  • oppure accendere una luce piccolissimissimissima, a quel punto :


- il neonato che è in camera con te spalanca gli occhi, sveglissimo, decidendo che è ora di poppare e te lo spiega con strilli d'aquila arrabbiata



- tua figlia maggiore si accorge del movimento dalla sua camera, non vuole sentirsi esclusa, arriva con un balzo nel lettone calpestando tuo marito



- il quale inveisce contro il mondo perchè è stato svegliato e alle 5 la sua sveglia suona.





Tutto questo per una pipì che ti tocca trattenere perchè, in famiglia, i bisogni dei piccoli vengono prima di quelli dei grandi, quindi, prima del bagno, ci sono: un neonato da sfamare, due figli da addormentare e un marito da raddolcire.





maledette pipì notturne

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