sabato 9 giugno 2012

IL POMPA-POMPA

Quando fai una dieta proteica, il cappuccino con il latte scremato della mattina è l'unica coccola della giornata e quindi diventa l'unico motivo (dopo i figli e il marito, naturalmente), per cui valga la pena di alzarsi la mattina.

Poi però, succede in un giorno particolarmente merdoso, che ti si rompa il pompa-pompa (il caraffino con un speciale coperchio per montare il latte), logicamente in un momento della tua vita in cui non puoi permetterti di ricomprarlo, così s'insinua in te la consapevolezza che i giorni che verranno, senza la schiuma della mattina, saranno peggio di quelli passati.

La mattina ti svegli, facendoti violenza, già triste, già incazzata....ma poi....
.............................lo vedi lì.

Lì, lì sul tavolo c'è il pompa-pompa, che tuo marito ha aggiustato nella notte mentre tu dormivi, rinunciando a mezz'ora di sonno per non farti rinunciare a quella coccola della mattina.

E per l'ennesima volta ti rendi conto che quel Sì, 5 anni prima, era proprio la cosa giusta da fare.

IN SOCIETà

I rapporti fra i genitori dei bambini che frequentano la materna sono più complicati rispetto a quelli che intercorrono fra i bambini stessi.

Fra i bambini funziona così:
mi piaci , gioco con te; se tu non mi piaci e voglio giocare con te, allora ti faccio i dispetti; se non ci piacciamo non giochiamo assieme.

Tutto così semplice.

Invece da adulti, nel meccanismo del "piacersi o non piacersi" subentrano anche l'educazione, le regole sociali, il buon senso, le gerarchie, lo status, i pettegolezzi....

Quindi se si trova una coppia di genitori che piace a pelle e si può frequentare prese in considerazione le suddete cose, bisogna prima vedere se anche la coppia sia interessata al rapporto amicale, poi se questa coppia è inserita in un gruppo di genitori c'è una  specie di rito di iniziazione silenzioso dove questi decidono se si possa approfondire la conoscenza o meno.

Sono stanca solo per aver affrontato questo percorso mentalmente e mi sono ricordata perchè, pur essendo una coppia molto socievole,rimaniamo fermi agli amici di vecchia data anzichè farcene dei nuovi.

Voglio essere come i bambini, voglio andare a pelle ed essere spontanea, voglio dire "tu mi piaci, giochiamo assieme" o "tu non mi piaci con te non ci gioco", voglio che mi conoscano per quella che sono e non per quella che convenzionalmente sia giusto che io sia.

Sono pronta.

Ma lo società non è pronta a me.

I BAMBINI PIANGONO

Abitando vicino ai suoceri.
S: "Cosa ha fatto Fabio che tra le 14 e le 14.15 l'ho sentito piangere, purino"
.............
Nonni, vi devo dare una brutta notizia, una notizia sconvolgente:

i bambini piangono.

I bambini piangono quando hanno male, fame o sonno, ma piangono anche per altri motivi.
Piangono perchè vogliono una cosa, quando si svegliano, perchè la mamma si è allontanata, perchè vogliono stare in braccio, per sentire la loro voce, perchè è il loro modo per comunicare non avendo l'uso della parola.

Vi dirò persino un'altra cosa:
anche i vostri figli piangevano.
Ebbene si, non so perchè voi proprio non vi ricordiate, o abbiate rimosso, ma se erano bimbi normali, anche loro piangevano.

Mio figlio, oltrettutto, piange dalle 40  alle 50 volte al giorno e, sinceramente, non mi sono scritta cosa sia successo alle 2.15 di oggi.

Però vi posso rassicurare: non lo maltratto.

S: "Perchè proprio l'ho sentito piangere, sofferente, disperato....è impossibile che non l'hai sentito.....stavo per venirti a suonare.


Ok. Questa conversazione deve finire, se no potrei diventare irrispettosa

S:" E' successo qualcosa? Sta bene? Si è fatto male?"

"Forse piangeva perchè ha scoperto quanto è dura stare al mondo"

S. rimane allibita dalla mia risposta ma......a domanda stupida........

UNA MAMMA SUL TAPPETONE

Tre lavatrici da fare, stendere i panni, la polvere da pulire, il pranzo da preparare e ...
...e tuo figlio che ti tira per il braccio perchè vuole che tu giochi con lui.

I panni sporchi, la polvere, i pranzi ci saranno sempre e passerai tutta la vita a starci dietro.

Tuo figlio piccolo che t chiede di giocare con lui, no.

Mamma, appoggia il bucato, lo straccio, la scopa e siediti sul tappetone a giocare con tuo figlio;
quando lui, da grande, ripenserà a te, penserà ad una mamma che si prendeva il tempo di giocare con lui.